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mercoledì 12 marzo 2008

L'importanza dei gesti.....

SOMMARIO:
LA POTENZA MAGICA DEI GESTI
Le mani
La stretta di mano
Lo sguardo
Alcuni consigli
Aiutare gli altri attraverso lo sguardo
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI


LA POTENZA MAGICA DEI GESTI (1)


Come vi ho già spiegato, l'uomo è composto di diversi corpi più sottili del corpo fisico, grazie ai quali può entrare in relazione con un gran numero
di forze, di intelligenze e di entità dell'universo.

Queste forze, queste intelligenze, si esprimono spesso attraverso di lui nei suoi gesti, movimenti, atteggiamenti; ed inversamente, i gesti e gli atteggiamenti dell'uomo, siano essi coscienti od incoscienti, mettono l'uomo stesso in contatto con forze ed esistenze diverse.

La magia è la scienza dei gesti. È per questo che il discepolo deve essere cosciente di ciascuno dei propri movimenti e fare attenzione a non farne di
inutili o negativi, sia parlando, sia camminando o lavorando, poiché ne deriverebbero gravi conseguenze dal punto di vista spirituale.

Ogni gesto è una forza che agisce nei diversi mondi; esso corrisponde a certe correnti, colori, vibrazioni, e tocca una moltitudine di esseri intorno a noi. Ogni gesto o movimento ci apre o ci chiude determinate porte della natura e ci
mette in contatto con certe potenze, buone o cattive.

Se vogliamo progredire sul cammino dell'amore, della saggezza e della verità, dobbiamo studiare i nostri gesti e chiederci se essi manifestano in noi queste tre virtù.


LE MANI (1)


L'abitudine di gesticolare parlando è molto diffusa. Talvolta si è disturbati di trovarsi davanti delle persone che continuano ad agitare le mani in maniera disordinata, a manipolare nervosamente gli oggetti, a tirarsi i capelli od i bottoni del vestito. E' impossibile ascoltarli, e dopo pochi minuti di conversazione si è esauriti.

Bisogna educare le mani e sapere come servirsene per calmarsi. A tale scopo esistono vari esercizi.

Alcuni Esercizi:

1. col palmo della mano destra accarezzare delicatamente, sfiorandolo appena, il dorso della mano sinistra,

2. con l'estremità delle tre prime dita della mano destra, accarezzare successivamente tutte le dita della mano sinistra, cominciando dal pollice,

3. aprire la mano destra fissando l'attenzione sul palmo; poi, lentamente e coscientemente, chiudere le dita concentrando tutti gli sforzi su questo
movimento, finché il pugno è chiuso... Fermarsi un momento, concentrare tutta la forza nel pugno, poi lentamente riaprire le dita...

Fare questo esercizio con molta attenzione: una sola volta è sufficiente; non si diventa più forti ripetendolo venti volte consecutive, ma va fatto bene ogni giorno.

Le mani rappresentano la volontà. Dovete educare le mani, imparare che ogni dito capta e trasmette correnti, onde, di natura diversa. Sono vere e
proprie antenne.

Gli Iniziati sanno lavorare con le loro dita e, grazie a esse, essi sanno captare le correnti che circolano nello spazio e che permettono di guarirsi e purificarsi, e di guarire e purificare gli altri.

Molte impurità si accumulano nelle mani; bisogna quindi lavarle spesso, affinchè possano funzionare come perfette antenne. Ma in realtà, l'acqua fisica che scorre sulle vostre mani fisiche non è ufficiente per lavarle realmente; quindi, ogni volta che potete, immaginate di far colare su di esse un'acqua spirituale, una corrente di luce e di colori purissimi, sotto la quale terrete le vostre mani il più a lungo possibile.

Non cercate esercizi difficili o complicati: è nei piccoli esercizi che è nascosto il segreto della potenza; è necessario che lo sappiate una volta
per tutte.


LA STRETTA DI MANO (1)


Anche stringersi la mano è un gesto molto importante nei rapporti quotidiani. Si deve stringere la mano una sola volta e non due o tre volte di seguito. Perché? Perché la prima volta ci si dà vicendevolmente qualcosa; la seconda volta, invece, si riprende quello che si è dato.

Alla prima stretta di mano ci si scambia qualcosa di sottile; la seconda volta si scambiano le correnti più dense, più materiali, e la terza e quarta
volta si scambiano i rifiuti. All'inizio si beve quello che è più spirituale, ma poi man mano ci si avvicina al fondo del boccale, al deposito.

Si può obiettare che questo dipende dai casi; questo è vero, ma in generale la legge rimane valida.

Aggiungerò che, quando date la mano a qualcuno, dovete farlo coscientemente e con molto amore. Se date la mano a qualcuno pensando ad altro, è meglio
non farlo.


LO SGUARDO (1)


Gli occhi sono essenzialmente organi passivi, ricettivi. Tuttavia con gli occhi non solo si può ricevere, ma anche donare. Infatti, con lo sguardo si può essere emissivi, attivi, cioè si può parlare, suggerire, influenzare, comandare, fulminare.

Come guardare.

Non dovete mai guardare le persone fissamente perché le disturbate; ma non va nemmeno bene guardarle con occhi spenti, inespressivi. Se le guardate troppo passivamente, esse penseranno che non ricevono nulla da voi.

Vi sono persone che hanno gli occhi languidi, passivi e, guardandole, si sente che le nostre energie si disperdono.

Bisogna osservarsi, controllare l'espressione dei propri occhi e chiedersi: "Sto dando... o sto prendendo?" E bene dare ed è bene prendere in cambio, ma se si continua a prendere, ad assorbire, a vampirizzare, dovunque si va si è cacciati via, poiché si è dei veri ladri spirituali. Invece colui che si allena a dare, ad irradiare, a confortare, pratica la più alta magia.

Soltanto il desiderio di dare, di rendere gli altri felici, soltanto il desiderio intenso di servire la causa divina, può aprirci le porte del Cielo.

Dovete guardare gli altri con dolcezza e senza insistenza, il modo da lasciarli liberi; non cercate di obbligarli a rispondere ai vostri sguardi
e ad esprimersi secondo i vostri desideri; poiché colui che riceve in questo modo la proiezione della vostra volontà si sente costretto,
violentato...

In realtà, niente può obbligarlo ad aprirsi a voi, ed egli, se vuole, può rimanere insensibile a tutte le vostre manovre. Il segreto per conquistare gli altri è l'amore disinteressato, che non cerca mai di
conquistare la loro anima od il loro cuore con la violenza.

Esaminate questo fatto nella vostra vita famigliare, nella vita sociale, e noterete che molte cose dipendono dalla maniera in cui ci si guarda.

Guardarsi è tutta una scienza; l'influenza dello sguardo sul destino dell'uomo non è stata ancora abbastanza studiata.

Non pensate che tutto questo sia un piccolo dettaglio: tutto è contenuto nello sguardo, che è una sintesi dell'intero essere; tutto vi è riflesso: la volgarità e la finezza, la stupidità e l'intelligenza, la nobiltà e la viltà, la forza e la debolezza. Lo sguardo riassume tutto il nostro essere, ne imprime il marchio ovunque esso si posi.

Per trasformare lo sguardo, bisogna cambiare tutta la nostra esistenza, il nostro modo di pensare, di sentire, di agire. Attraverso lo sguardo le
energie si riversano sulle cose, sugli esseri, sugli oggetti. Quanti destini sono stati cambiati e sconvolti semplicemente con uno sguardo!


ALCUNI CONSIGLI (1)


Quando siete in collera con qualcuno, avete tendenza a gettargli sguardi fulminanti. Fate attenzione, non dovete mai lanciare sguardi ostili; in quei momenti chiudete piuttosto gli occhi e trasformate la forza che agisce in voi.

Se gettate sguardi cattivi, proiettate une forza che comincia a lavorare senza che voi lo sappiate, ed un giorno si rivolterà contro di voi.

Fate attenzione a non abbassare mai gli occhi troppo a lungo, poiché guardando in basso vi legate alle potenze terrestri. Certo non bisogna neanche guardare sempre per aria, sarebbe esagerato; dovete però sapere che è male parlare con qualcuno guardandolo prima in viso e poi rivolgendo
improvvisamente lo sguardo a terra.

Se volete sapere ciò che qualcuno sta facendo, voltate decisamente la testa dalla sua parte, non limitatevi a lanciargli uno sguardo di traverso:
questa è una cattiva abitudine che dimostra la vostra mancanza di franchezza.

Non bisogna mai nascondere gli occhi durante una conversazione. Un giorno il Maestro Peter Deunov sgridò molto severamente uno dei suoi discepoli
che, mentre parlava con lui, teneva la mano davanti agli occhi. Non bisogna mai fare questo gesto, perché esso mette una barriera fra il mondo esterno
e lo sguardo interiore.


AIUTARE GLI ALTRI ATTRAVERSO LO SGUARDO (1)


Sappiate che con lo sguardo potete aiutare gli altri. Quando qualcuno si trova in uno stato di dubbio, di sofferenza o di disperazione, potete
aiutarlo guardandolo.

Ovunque, per la strada, in autobus, in tram, incontrate molta gente che potete aiutare guardandoli con bontà ed inviando loro pensieri d'incoraggiamento e di fiducia. Al momento, essi non si rendono conto di quel che fate per loro, ma la loro anima e le entità spirituali che abitano in loro sapranno ricevere quello che mandate, ed
essi poi si sentiranno in uno stato migliore.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

I testi di questa lettera sono stati interamente estratti dal volume "La nuova terra", del maestro Omraam Mikhael Aivanhov (Edizioni Prosveta), a
cui rimandiamo il lettore che volesse approfondire il discorso del comportamento per chi vuol camminare sul sentiero spirituale.

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