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venerdì 20 febbraio 2009

DUE ITALIANI RACCOMANDATI COCAINOMANI LADRI CHE SI SCORNANO L' UN L' ALTRO



Vallettopoli

In aula Lapo attacca Corona

«Ha provato a corrompere diverse testate per far uscire cose contro di me mentre lottavo tra la vita e la morte>


MILANO
- «Giustizia deve essere fatta in questo contesto». Lo ha detto Lapo Elkann testimoniando nel processo milanese a carico di Fabrizio Corona, sostenendo che più volte l'agente fotografico siciliano ha usato contro di lui «giochi sporchi». Corona, secondo Elkann «ha provato a corrompere diverse testate per far uscire cose contro di me in un momento in cui io ero tra la vita e la morte». Il nipote di Gianni Agnelli ha fatto riferimento al tentativo di estorsione che, secondo l'accusa, Corona avrebbe messo in atto cercando di farsi pagare 200.000 euro dalla dirigenza Fiat per «ritirare» l'intervista esclusiva al transessuale «Patrizia». Elkann ha raccontato in aula anche altri tre «giochi sporchi» messi in atto da Corona, raccontando di aver saputo da un amico fotografo, sei mesi fa circa, che Corona cercò di far incontrare di nuovo in un locale lui e il trans Patrizia e di realizzare un servizio mettendo degli stupefacenti nella sua macchina. Inoltre, durante un incontro che Lapo ebbe con Lele Mora, Corona si presentò e fece spogliare «un'attricetta, una pornostar, ma io chiesi subito che si rivestisse». Elkann ha raccontato inoltre che Corona gli fece avere tramite un'altra persona «una videocassetta che disse essere un regalo per me, ma io chiesi subito all'autista di bruciarla». Il nipote di Gianni Agnelli ha anche aggiunto, rispondendo alle domande del pm Frank Di Maio, di aver telefonato a Corona una volta «dicendogli che io vado in Tribunale per farmi giustizia a differenza sua e che se si fosse permesso di fare altri giochi come questi, ci saremmo visti davanti ad una corte>

CORONA ASSENTE - Durante la deposizione di Elkann, Corona non era presente in aula. Una assenza, la sua, notata da pressoché tutti i presenti, dal momento che l'imputato principale del procedimento, accusato di estorsione e tentata estorsione, ha sempre partecipato a tutte le udienze della causa. Giovedì mattina Corona si è presentato come sempre al fianco dei suoi avvocati. Ha ascoltato le testimonianze di Marco Durante, poi, però, si è allontanato e non si è più presentato in aula.

PARTE CIVILE - Al termine dell'udienza Elkann ha risposto a un cronista che gli chiedeva perché non si fosse costituito parte civile nel processo spiegando di aver parlato con l'avvocato e che «non ci era sembrato il caso di farlo» ed ha poi aggiunto: «io non ce l'ho con nessuno e in Italia ci sono i tribunali per fare giustizia e dare risposte. La mia deposizione ha fornito solo la realtà delle cose». In Italia, ha concluso, «pensiamo a fare il meglio, io faccio la mia vita con dignità e amo questo Paese».

fonte: corriere.it



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