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lunedì 27 novembre 2006

Solita Italia

"3 non si sente al sud? E' mafia"

Novari: "Senza pizzo niente antenne"

Per molti utenti di 3 che abitano in Campania, Calabria e Sicilia, i problemi tecnici di ricezione sono all'ordine del giorno. Il perché lo spiega l'amministratore delegato dell'azienda di telefoni, Vincenzo Novari: "Al Sud - ha detto al quotidiano "Libero" - non ci fanno costruire le antenne perché ci chiedono il pizzo. Io non voglio pagare il pizzo. Quindi, non costruiamo le antenne".

La denuncia di Novari - che non ha voluto aggiungere altri particolari - è stata lanciata nel corso di un incontro promosso dalla Compagnia delle Opere nell'ambito del workshop Matching presso la Fiera di Milano in cui i temi sul piatti erano tutt'altri.

Per realizzare un'antenna nel resto d'Italia serve un permesso dell'amministrazione comunale da concedersi entro 90 giorni, altrimenti vale la regola del silenzio assenso. Al Sud non è così. In molti comuni può capitare che anche dopo i tre mesi previsti un imprenditore venga bloccato. E poi c'è la questione pizzo. In molte zone la mafia esercita il proprio potere di influenza facendo in modo che i permessi vengano rilasciati solo in cambio di appalti a subfornitori locali e non a quelli che l'azienda ha scelto a livello nazionale. La 3 di fronte a questo ricatto ha preferito non cedere, con il risultato che la copertura in Sicilia, Calabria e Campania è del 10% inferiore rispetto a quella del Nord. Si parla di oltre un milione di clienti che ogni giorno deve afre i conti con problemi tecnici e di ricezione.

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